diario di viaggio a Londra

 

Appunti di viaggio: Renato Carosu

 

Londra è una città che amo particolarmente perché è una città viva, all’avanguardia e molto propositiva.
E’ la quarta volta che torno qui ed ogni volta la trovo diversa, maturata e cosciente del ruolo che ha in Europa.

1° Giorno


Arriviamo di mattina all’aeroporto di Heathrow dopo un volo di un paio di ore, presi i bagagli andiamo a prendere la metro, anzi il tube coma la chiamano qui, abbonamento settimanale - Oyster card da 30 pounds e via, in poco più di mezzora arriviamo a Victoria Station, passeggiata di 10 minuti e siamo in albergo nello splendido quartiere di Belgrave Road.
Buttiamo la valigia in camera e via di corsa a Piccadilly Circus, tanto per avere un primo assaggio di Londra, anche perché per la mia compagna Tamara è la prima volta.
Piccadilly… che dire è un posto speciale, con le sue insegne, le strade eleganti che la circondano, i bus rossi a due piani, le cabine telefoniche, rosse anche loro, è Londra!
Ci perdiamo nelle stradine di Soho, gironzoliamo a Carnaby Street, arriviamo al quartiere cinese con i suoi ristoranti dalle vetrine piene di anatre laccate appese…
Ma è già ora di cena e con il Tube arriviamo a Goodge Street dove ci sono molti ristoranti carini da queste parti, ma la nostra meta è un ristorante italiano, odio mangiare italiano all’estero, ma qui ci lavora mio figlio…
Dopo cena una birra al pub, siamo stanchi morti, da quando siamo arrivati non ci siamo fermati un attimo, quindi tube e a nanna.
Il tube di Londra è una cosa da fantascienza per noi italiani: 12 linee, 275 stazioni, 253 migli di estensione, treni lunghi e confortevoli, con comode poltroncine di stoffa con braccioli, male che ti va aspetti un (1) minuto e poi arriva il treno, il primo tube fu costruito nel lontano 1863 (!)…e poi cosa dire del mitico “Mind the gap” quando si aprono le porte?
Nelle stazioni principali ci sono delle piccole aree per i musicisti di strada, non sono abusivi, hanno un regolare permesso e pagano le tasse, sono tutti bravissimi, capita che stai alla fermata di Piccadilly e trovi un giamaicano che suona reagge, scendi a Oxford Circus e trovi una orienatale che con una strana chitarra a quattro corde suona melodie lontane, poi arrivi a Victoria Station e trovi un bianco che suona Clapton… Londra è la Città della musica per eccellenza!



2° giorno

Con il tube scendiamo a Westminster, esci dalla stazione e ti ritrovi sotto il Big Ben, giri lo sguardo a sinistra e c’è il London Eye che si innalza per 135 metri all’estremità ovest dei Jubilee Gardens, sulla riva sud del Tamigi, tra il Ponte di Westminster e lo Hungerford Bridge.
Dall’altra parte c’è il Parlamento e poi l’Abbazia che è bellissima da visitare, non spaventatevi dei 15 pounds per l’ingresso li vale tutti, dentro è stupenda.
L'edificio è in stile neoromanico, con numerosi richiami all'arte bizantina, l'esterno si caratterizza per le cupole orientaleggianti, per il colore rosso dei mattoni e soprattutto per l’alta torre campanaria che raggiunge gli 87 metri d'altezza.
L'interno è decorato con marmi e mosaici e vi sono sepolti sovrani insieme a tanti illustri personaggi della cultura.
Tube e via verso Buckingham Palace, foto di rito e hot dog alla senape nell’adiacente St. James Park, che, come tutti parchi di Londra, ospita oltre a cigni, papere ed oche i simpatici scoiattoli che si avvicinano sempre, si tirano su con le zampette posteriori e si aspettano da te qualcosa.
Tube e pomeriggio al Tower Bridge, splendida costruzione sul Tamigi, ritorno con il battello, cenetta romantica e tutti a nanna.

3° giorno


Tube treno per Greenwich, oasi verde con collinetta da dove si domina tutta Londra e visita al meridiano “zero”.
Il meridiano di Greenwich (o meridiano fondamentale o meridiano primo o meridiano zero) è il circolo massimo meridiano avente per convenzione longitudine pari a zero.
È la linea di longitudine passante attraverso l'Osservatorio di Greenwich e quindi tutti in fila per la foto di rito.
Hot dog, tube e passeggiata a Notting Hill sulla Portobello road

La strada è simpatica, piena di negozi e bancarelle, perfetta per gli acquisti di oggetti di antiquariato, abiti firmati e articoli retrò, ma anche solo per passare il tempo, le case basse sono colorate una diversa dall’atra, con giardinetti piene di verde e fiori, non a caso è stata scelta come location per diversi film, su tutti proprio Notting Hill commedia romantica con Julia Roberts e Hugh Grant.
Tube, cenetta e tutti a nanna.

4° giorno


Oggi è giornata di parchi e iniziamo da Hide Park e dato che è domenica entriamo dalla parte di Speaker Corner, che è il luogo tradizionale di discorsi pubblici e dibattiti: qualsiasi persona può presentarsi senza essere annunciata e parlare su praticamente qualsiasi argomento desideri, anche se è probabile che verrà provocata dai frequentatori abituali con opinioni opposte.
Così ti capita il predicatore religioso che annuncia la fine del mondo per via dei peccati dell’umanità e di fronte a lui spettatori che gli scagliano addosso invettive irripetibili…
I parchi inglesi sono bellissimi, puliti, pieni di scoiattoli, si possono prendere sdraio, ovviamente gratis che sono a disposizione della gente, e, se si fortunati, prendere un poco di sole in totale tranquillità.
Abbiamo notato ragazze sole in reggiseno a leggere e prendere il sole, ve lo immaginate da noi? Io no, purtroppo.
Ci spostiamo a Kensington Garden e ci lasciamo prendere dalla pigrizia del dolce far niente.
L’aria è fresca, il cielo blu, ci sentiamo tanto inglesi, ci manca solo una copia del Financial Times…
 


 

 

 

 

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