Sull' Influenza suina ci sarebbe da dire molto, così come
per queste "epidemie" che periodicamente saltano fuori come per
incanto, in determinati periodi, e con determinate caratteristiche.
Interessante quanto letto su un blog e rimarcato più volte da
diversi autori, medici, scienziati, giornalisti...
"Spesso i media enfatizzano aspetti
sensazionali di una certa notizia, consapevoli che la paura vende
bene. Quotidiani e canali televisivi offrono spazi pubblicitari e
minuti di trasmissione per realizzare profitti, quindi più sono
scioccanti e spaventose le storie presentate, maggiore è il numero
di spettatori o lettori, maggiore quello degli inserzionisti e di
conseguenza maggiori i ricavi."
Pensate a che tipo di ricavo possano avere le case
farmaceutiche in tutto il Mondo, dalla vendita dei vaccini che di
volta in volta mettono in commercio all' apparire di ogni singola
influenza.
Malattie, come l' influenza, che dovrebbero poter sfogare
naturalmente e dopo pochi giorni scomparire, senza bisogno di
riempirci di svariate medicine tra cui i famosi, ma sempre
sconosciuti ai più, vaccini antinfluenzali
Cosa sa la gente di ciò che effettivamente viene immesso nel proprio
corpo con questi vaccini?
Sapete che per ogni vaccino messo in commercio le case farmaceutiche ricavano miliardi di euro/dollari?
Sapete che anche buona parte dei vaccinati comunque si ammala?
Cos'è l'influenza suina
L’influenza A (era influenza dei suini) è una malattia respiratoria
virale molto contagiosa che colpisce di norma i maiali con una bassa
percentuale di mortalità (dall’uno al quattro per cento). La
trasmissione avviene per via aerea attraverso piccole gocce di
saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche per via indiretta
attraverso il contatto con mani contaminate da secrezioni
respiratorie. Esistono portatori sani del virus non riconoscibili.
Il criterio clinico per riconoscere un caso di influenza suina
prevede di rilevare febbre ad almeno uno dei seguenti sintomi:
tosse, cefalea, naso che cola, mal di gola, diarrea, vomito, dolore
diffuso.
Erano sporadicamente stati segnalati in passato contagi suino-uomo:
i sintomi si presentavano nell’uomo simili alla tradizionale
influenza, ma la casistica riporta anche estremi come soggetti
asintomatici e soggetti deceduti per complicazione insorte a causa
dell’influenza, come la polmonite.
E’ stata avanzata l’ipotesi che il paziente 0, il primo ad aver
manifestato i sintomi dell’attuale febbre suina, sia stato un
bambino di 4 anni (Edgar), residente in piccolo paesino di 3000
anime (La Gloria); i concittadini di Edgar, ammalatosi i primi
giorni di aprile, sono convinti che la causa vada ricercata
nell’allevamento locale di maiali, uno dei più grandi del mondo e di
proprietà di una azienda statunitense. Nonostante le vibranti
proteste che si sono susseguite in passato a causa di cattivi odori
e scarsa igiene, l’allevamento incriminato potrebbe aver
contaminato, a detta degli abitanti, le acque e l’aria.
Generalmente l’uomo viene contagiato direttamente dall’animale
infetto, ma si ipotizzano casi di contagio a causa dell’ambiente che
aveva ospitato maiali infetti. Il contagio uomo-uomo era possibile,
ma molto raro e circoscritto a particolari circostanze.
La situazione attuale è invece considerata molto grave perchè una
nuova variante del virus è in grado di trasmettersi da uomo a uomo.
L’OIE, organizzazione mondiale per la salute degli animali,
interviene sottolineando che il virus responsabile di quella che
definiamo influenza suina non è in realtà mai stato isolato in un
animale nella stessa variante.
Al momento si ritiene che non sia possibile il contagio con il
consumo di carne infetta, perché il virus non sopravvive alle
temperature superiori ai 70° tipiche della cottura (ed inoltre
l’Italia non importa da almeno 10 anni carne suina dal Messico)
mentre tra uomini il contagio può essere facilitato dagli stessi
fattori di rischio dell’influenza tradizionale: strette di mano,
starnuti, luoghi chiusi ed affollati, … Si tratta di un virus molto
sensibile e non e’ piu’ presente nei salumi, anche crudi, sottoposti
ad essicazione e maturazione.
Non esiste al momento in commercio un vaccino efficace per il
virus dell’influenza suina e non deve essere usato nessun antivirale
o peggio, antibiotico in via preventiva. Il vaccino è in produzione
è sarà commercializzato presumibilmente verso l’autunno.
Secondo l’Oms non tutti i farmaci antivirali oggi disponibili sono
efficaci: sensibile all’Oseltamivir (Tamiflu in Italia) e Zanamivir
(Relenza), mentre sembra resistente all’amatadina e alla rimantidina.
Per il trattamento dei casi di influenza il sottosegretario alla
Salute Fazio spiega che serve un ciclo di Oseltamvir con con 2
capsule al giorno per 5 giorni.
E’ notizia del 12 maggio che alcuni ospedali americani e messicani
segnalano i primi fenomeni di resistenza del virus all’Oseltamvir (Tamiflu);
la comparsa di resistenza rende quindi necessario accelerare i tempi
per la produzione di grandi quantità del vaccino specifico per
l’influenza A suina.
L’infezione non è più circoscritta agli Stati Uniti e al Messico, ma
la diffusione è ormai mondiale; in Italia al momento i casi sono
particolarmente ridotti se paragonati a nazioni come l’Inghilterra,
ma ci si aspetta prima o poi un aumento dei casi anche nel Belpaese.
Nel caso in cui stiate tornando da uno dei Paesi colpiti è
necessario:
* tenere sotto controllo eventuali sintomi nei successivi 7-10
giorni,
* in caso di comparsa di sintomi influenzali (faringite, tosse
secca, mal di testa, dolori muscolari,…) e necessario contattare
immediatamente assistenza medica.
* a causa dell’elevata facilità di trasmissione e dell’assenza
di immunità nella popolazione italiana lo Stato invita tutti i
cittadini che rientrano dal Messico e che lavorano in ambienti
chiusi e a contatto con collettività, fra cui gli studenti ed i
bambini, a rimanere a casa per sette giorni a partire dalla data di
rientro dal Messico.
* Attivati i controlli alle frontiere per intercettare chi torna
dal Messico, prendere nota delgli estremi anagrafici e comunicarla
alla Asle.
Se invece fosse necessario andare in Messico o negli Stati Uniti,
per ridurre il rischio di contagio si consiglia di:
* evitare la visita di mercati o fattorie con suini,
* consumare carne di maiale dopo accurata cottura,
* evitare di portare le mani a contatto con le mucose (occhi,
naso, bocca),
* lavarsi spesso le mani,
* coprirsi bocca e naso con un fazzoletto mentre si starnutisce,
* smaltire il fazzoletto nella spazzatura
* non considerare efficace il tradizionale vaccino stagionale.
Si definisce caso sospetto di influenza A una persona che risponda
ai sintomi sopra descritti e che sia venuta in contatto con un’area
interessata o con un caso confermato.
Prevenzione
* Lavarsi frequentemente le mani
* Coprire bocca e naso quando si starnutisce
* isolamento volontario dalle persone con malattie respiratorie
febbrili
* uso di mascherine.
Altro articolo interessante sulla febbre Suina o Influenza A di Luca Landi, da www.ilpassatore.it
Leggete anche gli articoli correlati,andando
sul link arancione
Queste poche informazioni sono più che sufficienti per farvi
capire cosa realmente è l' influenza suina e come comportarvi se
doveste prendere nei prossimi mesi la febbre suina. Questo,
essendo un' influenza, è più che probabile, essendoci ogni anno
in Italia milioni di influenzati.
Quindi non abbiate paura e aprite occhi e mente , quando succedono queste cose.
"Non sono nè un medico nè tantomeno un professionista che
opera nel settore sanitario; sono un semplice cittadino che vede
media ed istituzioni di tutto il mondo enormemente allarmate per
un’influenza con un
tasso di virulenza particolarmente scarso.
Areoporti in allarme, ipotesi di
apertura ritardata delle scuole e,
addirittura, voci di possibili
vaccinazioni obbligatorie di massa con
Obama che stanzia 1,8 miliardi di dollari
per contrastarla.
Tutto questo mi fa sorgere qualche dubbio e mi
porta a farmi delle domande…
Iniziamo chiarendo di cosa stiamo parlando; l’influenza in
oggetto detta
“A” altro non è che una
variante del virus H1N1, un sottotipo di
virus di influenza; i casi totali, confermati al 13 luglio, sono
114.569, 572 dei quali mortali.
Le prime reazioni sono state molto simili a quelle già viste per
l’influenza
H5N1, ben più nota come “aviaria”; dosi di Tamiflu
distribuite a go-go, un farmaco
sempre sulla cresta dell’onda che, se da
una parte non ha mai dimostrato la sua efficacia nel prevenire o
curare le complicanze della comune influenza, d’altro canto ha
manifestato effetti collaterali quali nausea, vomito, casi di
comportamento anomalo e morti improvvise dovute a depressione
respiratoria. Quella volta furono i polli a farci preoccupare
con l’OMS in allarme e i cittadini terrorizzati da questo virus
proveniente dall’est.
Oggi lo spauracchio viene dal Messico e
dai maiali (???) ma il risultato è
pressochè identico.
Si tratta infatti di un’influenza con una sintomatologia meno
che grave, mortale come tutte le influenze, che però vede una
campagna mediatica allarmistica di proporzioni enormi; fino ad
oggi la gran parte dei decessi si è verificata su soggetti
particolarmente sensibili e che per questo hanno perso la vita a
causa di complicanze.
Ricordiamoci che
ogni anno in Italia muoiono, per
complicanze derivanti dalla normale influenza stagionale, circa
8.500 persone: dalle 50 alle 220 mila persone
all’anno in Europa e mezzo milione in tutto il mondo. Il
recente caso dei ragazzi italiani
ammalatisi in Gran Bretagna è già rientrato: tutti guariti e in
partenza per casa.
Perchè allora, considerato che non mi vaccino nemmeno per
l’influenza stagionale, dovrei vaccinarmi per un altro tipo di
influenza che sulla carta sembra meno pericolosa?
Perchè i Governi di mezzo mondo sono già mobilitati e i media
utilizzano toni allarmistici senza analizzare i potenziali danni
rispetto a quelli provocati ogni anno dalla normale influenza?
La discussione è aperta ma, come per tutte le cose, è bene
attaccare il cervello e documentarsi approfonditamente prima di
farsi prendere dal panico e spararsi in corpo l’ennesimo vaccino
dalla dubbia efficacia e utilità." di
Luca Landi
Non abbiate paura per le notizie che circolano in questi giorni
in Italia. La situazione a Londra è sottocontrollo e ormai la gente
ha capito che si tratta di una semplice influenza.
Ci si ammala facilmente, venendo a contatto con altri influenzati e
sempre facilmente si guarisce dopo pochi giorni, anche senza
assumere alcuna medicina, proprio come per le influenze che
colpiscono il Mondo intero tutti gli anni. Non smettiamo di fare
quello che possiamo fare, con piacere e gioia, solo perchè qualcuno
ha deciso che dobbiamo ammalarci e comprare le medicine per
guarire. Sveglia!!!! Sei un viaggiatore e come tale hai la mente
aperta e preparata per decidere con la tua testa!