Con i suoi 310 mt di altezza spicca nel cuore di Londra e la sua forma piramidale slanciata si vede a km di distanza. Rientra nel concetto di espansione verticale della città e supera di gran lunga i primi grattacieli della City finanziaria.
Anche la dislocazione è piuttosto fuori dai vecchi canoni, in quanto ci troviamo nel cuore di Londra, a un passo da St. Paul Cathedral e dal London Bridge.
The Shard sorge nell' area dove fino al 2008 c'era il Southwark
Towers, un edificio di 28 piani demolito su decisione del
proprietario, Irvine Sellar, che voleva costruire qualcosa di
veramente spettacolare e unico dal punto di vista architettonico.
Data la crisi e le critiche da parte di chi vedeva fuori contesto un
grattacielo di quel genere, i lavori iniziarono solo nel 2009,
grazie anche all' aiuto di potenti sponsor che riuscirono a superare
le difficoltà economiche che un' opera del genere richiedeva.
Oggi per l' 80% la società che gestisce l' edificio è
in mano a investitori provenienti dallo stato del Quatar. Le
polemiche pubbliche da parte di una buona fetta della popolazione
londinese erano dovute al fatto che troppo appariva il contrasto tra
vecchio e nuovo. In realtà, appena terminati i lavori, molti si sono
ricreduti e stanno incominciando a sentire lo Shard come qualcosa
estremamente importante per l' economia e l' immagine di Londra, e
soprattutto stanno incominciando a recepire il grattacielo come
parte integrante delle attrattive della città.
Parte importante del progetto di Renzo Piano è il vetro che riveste intermante lo scheletro di acciaio e cemento. Lo Shard è infatti composto da 11.000 pannelli di vetro ad altissima tecnologia, privi di ferro e realizzati da una ditta olandese super specializzata. Si tratta di elementi trasparenti e particolarmente adatti a riflettere la luce esterna, dando l' immagine di un grattacielo vivo e sempre in mutazione, pronto a catturare tutti i colori offerti dalla natura.
All' interno si può fare su e giù in tempi rapidissimi in uno dei 44
ascensori super tecnologici. Quello che eravamo abituati a vedere
nei grattacieli americani ora lo abbiamo anche a Londra. Diversi
servizi sono dislocati su 87 piani ( di cui abitabili sono 72).
La parte più bassa della costruzione ( dal secondo al 28° piano) è
destinata agli uffici. Più su si trovano diversi ristoranti con
vista mozzafiato, chiaramente, e il lussuoso hotel Shangri-La (
piani dal 34 al 52) e altri spazi commerciali. Le residenze private
si trovano dai piani 53 a 65. Dal 68° piano fino al piano 72
troviamo le bellissime gallerie panoramiche che da febbraio verranno
prese d' assalto da migliaia di turisti.
Questa foto, scattata dalla Torre di Londra, mostra il contrasto affascinante tra il passato e il presente, lanciato prepotentemente verso un futuro in verticale.
Il 1° febbraio 2013 apriranno le gallerie
panoramiche dello Shard che si trovano tra il 68° e il 72° piano. C'
è la corsa al biglietto per l' inaugurazione.
Le gallerie presentano il massimo della tecnologia con mappe
multimediali di tutto ciò che circonda lo Shard. Si possono quindi
vedere foto e filmati delle maggiori attrattive della città e
sentire l' audio di presentazione di diversi personaggi che hanno
fatto la storia di Londra.
Chiaramente a farla da padrone è la vista immensa
che si ha dai quasi 300 mt di altezza ( pensate che il London
Eye, la ruota panoramica di Londra, raggiunge poco più di 100 mt di
altezza. Dalle Gallerie panoramiche dollo Shard ( che si raggiungono
in 30 secondi con uno dei 44 ascensori supersonici) si può vedere
fino a 64 km di distanza ( in giornate serene) a 360 gradi.
Il biglietto di ingresso costa da 24 a 29 sterline circa e si
può prenotare anche online.
Credo che valga la pena, una volta nella vita, prova il brivido dell' altezza e vedere a decine di km di distanza. Anche questo lo possiamo fare solo a Londra!
Fermata Metro London Bridge
Chi è Renzo Piano? E' uno dei più grandi
architetti del momento.
Di Genova ( dove nasce nel 1937) si laurea al Politecnico di
Milano. Negli anni 70, insieme Richard Rogers fonda uno studio a
Londra che quasi immediatamente diventa uno dei principali studi di
architettura del Mondo, aggiudicandosi il progetto del Centro
Pompidou di Parigi. Successivamente si separa dal vecchio socio per
lavorare Peter Rice, ingegnere civile, lasciando traccia di se
in tante città europee e mondiali.