6° Giorno (Marazion – St. Michael Mount – Minack Theatre –
Portchurro – Lands End – St. Ives)
8
agosto 2006
Dopo un giro
a Penzace per il centro e alla ricerca di due musei che abbiamo
scoperto chiusi, siamo ripartiti alla volta della tanto attesa
St. Michael Mount, simile all’omonima Mount St. Michael in
Normandia. Si accede da Marazion. Quella mattina c’era la bassa
marea, la sabbia bagnata affollata di gabbiani, qualche alga,
qualche famiglia che prende il sole e dei bambini che giocano
con la sabbia bagnata. Abbiamo attraversato il letto
dell’Oceano, un po’ sulla sabbia, un po’ sul percorso ciottolato
fino a raggiungere Mount St. Michael. Emozionante! Il paesaggio
dalla cima del monte, su dal castello era davvero incantevole.
L’accesso al Castello è a pagamento (6£). Dopo una breve sosta
siamo partiti alla volta del Minack Theatre, un teatro costruito
a picco sull’Oceano da una signora inglese, Rowane Cade, dallo
stile greco, dove tutt’ora fanno rappresentazioni ogni sera.
Anche quella sera ve n’era uno, ma i biglietti erano già
esauriti. L’accesso al teatro costa 3£, ma ne vale la pena!
Anche per spettacolo paesaggistico tutto intorno. Dall’alto si
vedeva Portchurro, una baia dove in tanti prendevano il sole, la
sabbia chiara e pulita, il mare verde smeraldo brillante...
incantevole! Abbiamo ripreso la macchina e ci siamo diretti a
Lands End, la punta più a Ovest dell’Inghilterra. Non ci è
piaciuta molto. All’arrivo siamo stati obbligati a parcheggiare
per 3£, e siamo entrati in una specie di parco divertimenti.
Hanno commercializzato quel posto in modo disgustoso, un luogo
così bello immerso nella natura non doveva diventare un parco
divertimenti! Passata questa orribile costruzione, siamo giunti
fino alla punta. Il panorama era carino, ma abbiamo preferito
alla gran lunga Lizard Point, più autentico. Appoggiato alla
scogliera c’è quel che rimane di una nave che si era andata a
schiantare provocando un grosso danno all’ecosistema marino di
quel posto. Alcune foto illustrano il danno: uccelli marini
completamente neri “inquinati” dai serbatoi di quella nave.
Lasciato quel posto ci siamo diretti a St. Ives e abbiamo
trovato un B&B delizioso un po’ in periferia...delizioso! Con
anche un divano in camera e la tv satellitare. La signora è
stata gentilissima, ci ha subito portato del latte fresco per
merenda e dei giornali.
St. Ives è incantevole! E’ affacciata sull’Oceano, vi è un
piccolo porticciolo affollatissimo di gabbiani. Era l’ora del
tramonto, il sole e le sue mille tonalità di colori rosati e
aranciati stemperati tra le nuvole si rispecchiavano sul mare...
Bellissimo! Le viuzze interne sono strette e ripidissime, la
principale è piena di negozietti artigianali dal sapore marino
(piccoli fari, oggetti di conchiglie, ceramiche con disegni e
forme del mare...). La via affacciata sul mare invece è piena di
ristoranti, vi è l’imbarazzo della scelta. Lì è d’obbligo
mangiare pesce... noi abbiamo preso un pesce bianco con salsina
di zafferano. Ottimo!
Ci svegliamo
presto anche questa mattina. Fuori piove...una pioggerellina fine
fine, molto english!
Partiamo per Newquay, non c’è tanta strada. Arrivati ci dirigiamo
sulla scogliera...ventilatissima! Un freddo esagerato, sembra
inverno, contrastiamo il vento con difficoltà, ma ci dirigiamo verso
la verde duna che porta alla spiaggia, dopo aver pagato un
parcheggio costosissimo in mezzo al nulla (ben 4£ per tutto il
giorno, non esiste l’opzione per poche ore). Il panorama che
si presenta ai nostri occhi è meraviglioso. L’oceano mosso che si
infrange sulla scogliera, la spiaggetta bianca incastonata tra le
scogliere, qualche surfista che sfida le onde del mare mosso.
Incantevole!
Il Centro di Newquay è piano di negozietti per surfisti. Facciamo un
breve giretto e ci dirigiamo a Tintagel passando per Port Isaac, un
porticciolo graziosissimo.
Castello di Re Artù
Arrivati a Tintagel posteggiamo per 1,5£
(per 4 ore) e ci incamminiamo per il Castello che la leggenda volle
fosse di Re Artù, o meglio quello che ne rimane. La strada è un Sali
e scendi. Una volta entrati nel Castello (4,20£ adulti, 3,10£
studenti) attraversiamo scalinate rapidissime e strette (da rimanere
senza fiato!) per la montagna, fino a raggiungere le rovine. Lo
spettacolo è davvero affascinante! Vi sono prati verdi, rocce di
ardesia e di basalto che si interrompono nel mare. Ci piace pensare
che la leggenda sia la vera realtà e che Artù sia davvero vissuto lì
anche se per gli storici non può essere così. Tintagel è la più
accreditata CAMELOT. Sicuramente è un posto magico! Sotto la
montagna del castello vi è la grotta di Merlino, dove si narra che
il Mago strappò dalle acque il piccolo Artù.
Dopo un pic-nic in quel che rimaneva di una sala del castello,
osservato e girato su e giù per le rovine ci siamo diretti a
Boscastle, un porticciolo carino in parte distrutto dall’alluvione
del 2004.
Dimenticavo... a Tintagel abbiamo assaggiato il famosissimo “Cream
Tea”... ovunque bar, pub, ristoranti, in Cornovaglia ovunque trovi
l’insegna “Cream Tea”. Non si poteva tornare dalla Cornovaglia senza
aver assaggiato il dolcissimo e gustosissimo Cream Tea fatto di da
piccoli panini cornovagliesi zuccherati, farciti di crema di panna
(clotted cream) e marmellata di fragole e lamponi, accompagnato da
thè e latte.
Ultima tappa della giornata: Exeter. L’abbiamo visitata di sera,
High Street, la via principale era graziosa e piena di negozi. Anche
la Cattedrale è graziosa, sviluppata in larghezza, in stile gotico.
Abbiamo alloggiato per 25£ a testa al B&B "Pegasus Guest House” da
Mrs Gale. Il signor Gale ha fatto la Guerra come paracadutista, ci
sono diverse foto in casa che lo testimoniano.
Glastonbury
8°
Giorno (Exeter – Glastonbury – Welles – Bath)
10 Agosto 2006
A colazione Mrs
Gale ci racconta che alla radio hanno detto che hanno arrestato dei
terroristi che volevano far scoppiare alcuni aerei in partenza dagli
aereoporti di Londra. La giornata inizia male e con un po’ di
preoccupazione per la partenza. Ci dirigiamo a Glastonbury nel
Somerset per visitare le rovine del suo Castello. Affascinante!!! Il
costo è di 4,2£ per gli adulti, 3,2£ per gli studenti. La leggenda
vuole che lì siano stati trovate le tombe di Re Artù e Ginevra.
Glastonbury è un paesino piuttosto originale, un po’ new age, gente
hippy, negozi esoterici, profumi d’incenso, negozi di abiti in stile
“figli dei fiori”. Ci siamo poi spostati a Welles,
graziosissima la
sua cattedrale, la più bella che abbia mai visto. Le navate a
forbice sono famosissime, ricordo ancora le immagini sui libri di
scuola. Un giro per il centro e rotta per Bath. La città famosa per
la Cattedrale e le terme romane, era invasa di turisti, trovare un
B&B sembrava impossibile, così abbiamo chiesto aiuto per la prima
volta al Tourist Information che ce ne ha trovato uno, “The Belmont”,
vicino al centro per 34£ a testa, molto grazioso, ma caro!
9°
Giorno (Bath- Avenbury – Windsor – Worlplesdon)
11 Agosto 2006
Partenza per
Avenbury, un sito megalitico più antico di Stonehenge. Ci sono dei
megaliti possenti, in fila lungo i campi. Sembra impossibile che
qualcuno li abbia portati lì con la sola forza umana. Misterioso!
Abbiamo poi visitato lo Shop lì vicino, nel quale una signora ci ha
fatto vedere fotografie di circle crops, uno trovato la domenica
passata a Swindon. Siamo andati alla ricerca, ma non conoscendo la
zona abbiamo gettato la spugna dopo aver girato un po’ a vuoto. Ci
siamo poi diretti a Windsor, dove vi è il Castello dei
Castelli...magnifico (l’ingresso costa 13,5£). E’ la residenza
ufficiale della regina. Anche la cittadina di Windsor è
graziosissima, ben curata, piena di aiuole fiorite, davvero carina!
Ultima tappa della giornata Worlplesdon, un paesino minuscolo vicino
a Gatwick, dove il girono seguente avremmo dovuto lasciare l’auto
per poi concludere la vacanza a Londra. Siamo stati ospitati
dal B&B del White Lyon Pub, un posticino pulito con bagno condiviso.
Tostapane, bollitore e frigo in camera pieno di ogni ben di dio
(yogurt, pane, formaggio, marmellate, latte, corn flackes...). Costo
25£ a testa. La cosa divertente è che Al ha messo nel tostapane dei
toast, se li è dimenticati, si sono strinati, è uscito del fumo ed è
suonato l’allarme antincendio... si sono precipitate le proprietarie
in camera, che quando hanno constatato la gaffe di Al hanno
semplicemente riso chiedendoci se volevamo degli altri toast :-) Nel
pub sotto alle camere suonava un gruppo “Lost Roberts” e la sua
band, così abbiamo passato la serata a bere qualcosa in compagnia di
buona musica.
10°-11°-12° Giorno (Londra)
12-13-14 Agosto 2006
Dopo aver
salutato la mitica Golf che ci ha accompagnato per ben 1840 Km. ci
siamo diretti a Londra. London l’abbiamo visitata già diverse volte
per cui questi due giorni li abbiamo dedicati per vedere qualcosa
che non avevamo mai visto e semplicemente per rilassarci nella
capitale inglese. Giretto per Picadilly Circus, LillyWhite,
Trocadero, Regent Street, Cabarnaby Street, Harrods (dove abbiamo
assaggiato cibi etnici e lucidato gli occhi con tutto quel ben di
dio... il paese dei balocchi!), Notthing Hill e Portobello Road alla
ricerca delle location del film con Julia Roberts e Hugh Grent
(siamo passati davanti al negozio di libri di viaggi di Hugh!). Da
veri italiani che non lasciano mai le proprie origini a casa,
abbiamo provato gli arancini e le pizzette all’”Arancina” di
Portobello Road... deliziosi! L’ultima mattina prima di ripartire
abbiamo visitato Westmister, che nonostante fossimo venuti già più
volte a Londra, non eravamo mai riusciti a visitare. Qui sono
conservate le tombe dei regnanti inglesi e lapidi alla memoria di
letterati e poeti che resero celebre la Gran Bretagna.
Mascia e
Alessio
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